Uno dei problemi più comuni per gli utilizzatori di Microsoft Outlook è sicuramente quella di trovarsi improvvisamente con un PST corrotto. Il file con estensione PST è il contenitore dell’intera mailbox, ed include tutte le informazioni circa posta in arrivo, inviata, agenda contatti e note della mailbox stessa. Questo file è un vero e proprio database, e chiusure inaspettate o forzate dell’applicazione che lo apre in modo esclusivo (Microsoft Outlook ovviamente) possono comprometterne la struttura.
Propongo come off-topic il link in cui viene descritta la struttura del file PST – https://msdn.microsoft.com/en-us/library/office/gg615595(v=office.14).aspx
Il sintomo più comune di un problema sul file PST è un forte rallentamento nello sfogliare gli elementi della mailbox, ma nei casi più sfortunati ci possiamo trovare davanti ad un’applicazione che impiega molto tempo (anche qualche ora) per aprirsi, oppure si blocca sullo splash screen che indica il caricamento del profilo.
Spesso la soluzione, un po’ dispendiosa in termini di tempo se il PST è molto grande, ma sicuramente molto efficace, è il ripristino del file tramite il tool scanpst incluso in Microsoft Office. Il tool si trova nella cartella C:\Program Files (x86)\Microsoft Office\Office14 (Office 2010) o nella relativa cartella radice della versione in uso, e dopo averlo lanciato l’unica operazione da fare è selezionare il file PST da riparare e fare click su Avvia.
Il tool farà una scansione degli errori sul file e dopo aver chiesto conferma riparerà il database, e dall’avvio successivo Outlook ritornerà scattante come al primo utilizzo.
Un grosso problema, però, si verifica quando sono collegati ad Outlook più file PST, poiché non è semplice individuare il file corrotto per avviarne la riparazione. Ripararli tutti può essere una procedura davvero lunga, e se abbiamo molti file PST questi tempi potrebbero diventare dell’ordine di intere giornate.
Ci può dare una mano in questo senso il tool di Sysinternals chiamato Process Monitor, scaricabile da qui:
https://technet.microsoft.com/en-us/sysinternals/processmonitor.aspx
Il tool ci permette di individuare tutti gli accessi ai file ed alle chiavi di registro da parte di qualsiasi processo in esecuzione sul sistema. In particolare nel nostro caso individueremo il file PST che Outlook sta cercando di aprire senza successo, poiché troveremo centinaia di migliaia di tentativi di accesso al file stesso.
Una volta aperto il tool è già al lavoro e ci mostra tutto ciò che accade nel sistema. Dobbiamo stare attenti perché il log è molto più lento rispetto a ciò che accade e la coda degli eventi non loggati aumenta molto velocemente, rallentando la macchina. Possiamo utilizzare la combinazione di tasti CTRL-E per bloccare o riavviare la generazione del log.
Per individuare il file PST corrotto sarà sufficiente aprire Process Monitor e subito dopo Microsoft Outlook. Qualche secondo sarà sufficiente per individuare il file che Outlook proverà a leggere senza successo, e quindi procedere alla sua riparazione con scanpst. Per aiutarci possiamo interrompere il logging con CTRL+E dopo un minuto di analisi e settare un filtro per visualizzare nel log solo le righe prodotte da Outlook.exe
Tra i risultati troveremo nella colonna Path migliaia di tentativi di accesso in lettura al file corrotto, e non dovremo fare altro che darlo in pasto a scanpst.
Il tool verificherà la presenza di errori nel file e dopo aver chiesto conferma effettuerà le operazioni di correzione. Spesso il tool sembra bloccato e potrebbe riportare nel titolo la dicitura “Non Risponde”, ma non preoccupatevi perchè l’applicativo sta lavorando. Se avete qualche dubbio, visto che ormai siete esperti, potete riaprire Process monitor e visualizzare gli accessi al file da parte di Scanpst.
Per file grandi i tempi potrebbero essere anche molto lunghi e potrebbe essere necessario attendere qualche ora, ma con ogni propabilità il problema sarà risolto e dalla successiva apertura il vostro client di posta sarà molto più reattivo.